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Olio di lino

L'olio di semi di lino è molto ricco di acido alfa-linolenico, il capostipite dei grassi omega-3, contenendone circa il 60%. Per tale motivo, tra le raccomandazioni particolari per una sana alimentazione a base vegetale rientra l'assunzione di 1-2 cucchiaini di olio di lino al giorno (vedi Acidi grassi e omega-3).

Quest'olio, però è molto sensibile al calore e a temperature troppo elevate si denatura, perdendo la sua efficacia. Perciò, Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana - SSNV si è impegnata a verificare che in tutta la filiera l'olio, in bottiglia ermetica, non venga esposto a temperature denaturanti (dai 20 ai 40 gradi il prodotto è a rischio, oltre i 40 perde le sue proprietà): l'indagine è stata condotta privilegiando la filiera dell'olio di semi di lino spremuto a freddo certificato da Agricoltura Biologica.

Qui di seguito, riportiamo le marche che ad oggi hanno dato sufficienti garanzie di corretta conservazione del prodotto.

Marche "approvate" da SSNV

  • Olio di semi di lino Azienda Torre Colombaia - www.torrecolombaia.it
  • Olio di semi di lino "Da frigo" Baule Volante (controllare che l'etichetta riporti "da frigo")
    Sempre di Baule Volante esiste anche la confezione in bustine, sempre da tenere in frigo, da 15 ml l'una (ogni bustina sono 3 porzioni da consumare subito, all'apertura, non possono essere consumate parzialmente e poi rimesse in frigo) - www.baulevolante.it
  • Olio di semi di lino "Da frigo" Fior di Loto - Olio Fior di Loto - scheda prodotto
    (controllare che l'etichetta riporti "da frigo")

I produttori e i distributori delle marche degli oli di semi di lino biologico non presenti nell'elenco, in quanto non in grado di garantire la regolarità delle fasi di trasporto e/o stoccaggio, si sono resi disponibili a risolvere al più presto queste difficoltà. Saremo lieti di aggiornare e ampliare l'elenco delle marche sicure non appena otterremo da questi soggetti le garanzie necessarie.

Per maggiori informazioni scrivere a: prodotti@scienzavegetariana.it

Per maggiori informazioni sull'importanza dell'olio di lino, si veda la pagina: Conosci cibi nuovi: Olio di lino.

Approfondimenti sull'indagine svolta

L'acido alfa-linolenico è il più delicato tra gli acidi grassi: si ossida molto facilmente e di conseguenza il processo di estrazione dell'olio di lino deve essere condotto accuratamente attraverso un particolare processo tecnologico, con estrazione a freddo dell'olio, al riparo della luce e possibilmente a temperatura controllata e in assenza di ossigeno (sotto vuoto). Calore, luce ed ossigeno sono infatti responsabili di un velocissimo degrado del prodotto (detto perossidazione).

L'olio di lino imbottigliato e sigillato in confezioni opache, che proteggono l'olio dalla luce, deve venire così conservato in cella-frigo dal produttore. A sua volta il negoziante dovrebbe conservarlo in frigo per proteggerlo dalla temperatura ambientale. Il consumatore deve utilizzare quest'olio a crudo, su cibi freddi, e conservarlo in frigorifero, facendo attenzione a consumarlo entro 30 giorni dall'apertura. Il sapore di quest'olio è caratteristico di noce, leggermente amarognolo. Quando prende un sapore sgradevole (di "pesce") vuol dire che è irrancidito e va gettato.

Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana-SSNV si è impegnata a verificare che in tutta la filiera l'olio, in bottiglia ermetica, non venga esposto a temperature denaturanti (dai 20 ai 40 gradi il prodotto è a rischio, oltre i 40 perde le sue proprietà): l'indagine è stata condotta privilegiando la filiera dell'olio di semi di lino spremuto a freddo certificato da Agricoltura Biologica.

Durante l'indagine sono state riscontrate le seguenti anomalie:

  • Non tutti i distributori si preoccupano di stoccare l'olio in magazzini con temperatura controllata.
  • Non tutti i distributori utilizzano mezzi di trasporto refrigerati (le temperature all'interno di un cassone di un Tir possono superare i 45 gradi nel periodo estivo).
  • Sono ancora pochi i negozianti che mantengono questo prodotto a temperatura refrigerata.
  • Molti consumatori finali, una volta aperta la bottiglia, non la depongono nel frigorifero.

Le marche di olio di semi di lino biologico sopra elencate sono quelle che, grazie all'impegno dei produttori e dei distributori a mantenerlo a temperatura controllata, non subiscono sbalzi di calore fino all'arrivo al negozio. Sta poi al consumatore privilegiare l'acquisto di questo prodotto nei negozi dove venga tenuto in frigo, sensibilizzando i rivenditori al problema.

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